Abnegazione al lavoro
[fusion_dropcap boxed="yes" boxed_radius="0" class="fusion-content-tb-dropcap"]A[/fusion_dropcap]spetta, aspetta!
Hai trovato il lavoro dei tuoi sogni. L’annuncio è proprio lì, stampato nero su bianco e il profilo richiesto è quello giusto: sei proprio tu!
Scorri velocemente il testo, le parole una dietro l’altra ti trasmettono un misto di emozione, soddisfazione e non vedi lora di cliccare il bottone “invia candidatura”.
Tutto bello, finchè non arrivi a quel “richiesta abnegazione al lavoro“.
<<Ma che diamine é>>, ti chiedi pensieroso. Fai mente locale delle tue skill, delle esperienze lavorative e niente, questa abnegazione proprio non la conosci.
Eppure, non deve essere così difficile.
ab-ne-ga-zió-ne… sillabando la parola, ha un suono ancora più strano. Negare che cosa?
Mica vuoi negare quel lavoro. Diamine, no! Ne hai bisogno!
Decidi, così, di fare una piccola ricerca (Santo Google) e ti viene sviscerata una definizione da manuale: “La disposizione spirituale di chi rinuncia a far prevalere istinti, desideri, interessi personali, per motivi superiori, spec. di ordine religioso o sociale”.
Aspetta, non ho capito.
Ripetiamo ad alta voce: “RINUNCIA di istinti, desideri, interessi personali per motivi superiori…”.
Ma no, si saranno sbagliati dai. Gli HR, lo sappiamo, a volte sono un po’ burloni… vorranno mica che riunciamo alla propria vita personale, per dedicare anima e corpo (e famiglia, tempo libero, weekends…) al lavoro.
Non pensiamolo nemmeno. Sicuramente, volevano intendere impegno e professionalità nel tempo lavorativo, come da contratto stipulato.
Si, deve essere assolutamente così. Io il profilo che cercano lo sono davvero, prometto di “amarti e rispettarti finché nuovo contratto non ci separi”.
Ah, come dici? Non è così?
Mi stai dicendo che intendono proprio abnegazione al lavoro: niente ferie, niente permessi retribuiti (ma nemmeno fatti), disponibilità a straordinari (non pagati) e perchè no, reperibilità nel weekend?
Giusto, dimenticavo, la famiglia non è una priorità, niente uscite (tanto c’è il Covid) e gli hobby? Puah, quisquiglie per smidollati.
Però, diamine, avrai un ruolo da Responsabile Manager Capo Supremo Infinito…
con uno stage 6 mesi, non retribuito!
Allora mi candido.